Geisha per un giorno: il viaggio che insegna a innamorarsi del proprio lavoro
- romapittaluga
- 5 giorni fa
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Aggiornamento: 2 giorni fa
C’è un momento, in Giappone, che porto nel cuore più di tanti altri. Un giorno ho indossato il kimono da geisha. Non era soltanto un abito: era la sensazione di entrare in una storia millenaria, di portare addosso la grazia, la disciplina e il fascino di una cultura che custodisce i suoi segreti con delicatezza.
È in esperienze come questa che ritrovo il senso profondo del mio lavoro nel turismo. Perché viaggiare non significa solo spostarsi da un luogo all’altro: è un percorso che ti apre la mente, arricchisce il cuore e ti mette in contatto con persone e mondi che altrimenti rimarrebbero lontani.

Il valore di un lavoro che non è solo un lavoro
Spesso sento colleghi parlare con disincanto, come se la passione fosse svanita. C’è chi sostiene che internet abbia tolto molto alla nostra professione, che i clienti siano cambiati e che ormai non serva più un consulente di viaggi.
Io invece la penso diversamente. Credo che, proprio oggi, le persone abbiano ancora più bisogno di contatto umano. Cercano una guida di viaggio affidabile, qualcuno che sappia ascoltare, consigliare e trasformare un’idea in un’esperienza reale. Non si tratta solo di prenotare un volo o scegliere un hotel: si tratta di dare forma a un sogno di viaggio.
E questo, per chi fa il nostro mestiere, è insieme un dovere e un privilegio: non vendere solo viaggi organizzati, ma costruire emozioni, fiducia e ricordi che restano per sempre.
Un percorso fatto di incontri e voli
Se qualcuno mi chiedesse cosa cambierei del mio percorso professionale, risponderei con un sorriso: nulla. Ogni incontro, ogni esperienza, ogni volo preso mi ha portata esattamente qui, dove voglio essere.
Amo il mio lavoro da consulente di viaggi perché mi permette di accompagnare le persone in momenti che resteranno impressi nelle loro vite. E ogni volta che un cliente ci sceglie, so che non sta acquistando soltanto un pacchetto di viaggio: sta affidando a noi un frammento importante della sua storia personale.
Grazie a chi viaggia con noi
Questo articolo è anche un grazie. Grazie a chi viaggia con me e con noi, a chi si affida al mio staff e condivide con noi la gioia dell’attesa, la curiosità della partenza e la bellezza del ritorno.
Perché i viaggi non sono semplici vacanze: sono pezzi di vita.